Analisi spettroscopiche

Spettroscopia UV-visibile


Lo spettrofotometro UV-Visibile lavora in un intervallo di lunghezze d’onda da 190-900 nm. Permette di eseguire spettri qualitativi o analisi quantitative sia tramite letture dirette sia a seguito di funzionalizzazione. Può essere utlizzato in accoppimanto al dissolutore per ottenure i profili di dissoluzione di specialità farmaceutiche.



Spettroscopia FT-IR


Lo spettrofotometro FT-IR viene utilizzato per l’identificazione di sostanze (modalità ATR – Attenuated Total Relflectance) ed anche per determinazioni quantitative (es.: idrocarburi totali). Lo strumento dispone di una interfaccia che permette l’accoppiamento con la termogravimetria per identificare la natura chimica dei fumi prodotti durante l’analsi TGA.



Spettroscopia NMR


La spettroscopia NMR viene eseguita presso Laboratori esterni utilizzando uno strumento a 600 MHz che permette la registrazione di spettri 1H e 13C e di numerosi eteroatomi (19F, 31P, 29Si, 15N ecc.). Sono altresì possibili esperimenti bidimensionali 2D (1H/1H-COSY, 1H/1H-TOCSY, 1H/13C-HMQB) e analisi quantitative. Oltre alla tecnica classica in soluzione, lo strumento permette la registrazione di spettri NMR di campioni allo stato solido utili in studi di polimorfismo e interazioni molecola-substrato.



Spettrometria di massa


La spettrometria di massa (trappola ionica) è impiegata ai fini della conferma della struttura di materiali di riferimento o per la determinazione di incogniti. Lo strumento permette di registrare spettri di massa sia in polarità positiva sia negativa e di eseguire eperimenti di frammentazione MS/MS. Disponibile con le sorgenti ioniche ESI (Electrospray Ionization) ed APCI (Atmospheric Pressure Chemical ionization).



Polarimetria


Lo strumento permette di determinare la rotazione ottica di una soluzione o il potere rotatorio specifico di composti chirali. La cella può essere termostatata a 20 o 25°C come prescritto dalle farmacopee ed è possibile lavorare a cinque lunghezze d’onda differenti, tra cui la riga D del sodio. La tecnica può essere utilizzata a fini identificativi o per la determinazione della purezza ottica di un prodotto.




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